Molto spesso le storie che ci vengono narrate non hanno solo protagonisti "viventi", ma al centro vengono anche posti oggetti, o meglio cose, senza le quali il racconto perderebbe di significato o comunque perderebbe molto del suo charm.
Nella storia se ne trovano molti esempi anche tra i racconti più antichi, un esempio possono essere: il filo di Arianna che permise a Teseo di uscire dal labirinto del Minotauro, ma anche il labirinto stesso è una "cosa" essenziale nel racconto; il cavallo di Troia che permise di concludere una guerra durata dieci anni nell'Iliade; tutti i vari doni divini dati a Perseo, tra cui l'elmo dell'invisibilità e lo scudo con cui decapitò medusa; ce ne sono molti altri, talmente tanti che sarebbe impossibile elencarli tutti.
Un grande esempio nella letteratura moderna, secondo me, può essere Novecento di Alessandro Baricco, Feltrinelli, 1994. Questo monologo teatrale racconta attraverso gli occhi di un trombettista, amico del protagonista, la storia di Danny Boodman T.D. Lemon Novecento, un uomo che è nato, cresciuto e che ha vissuto per tutta la vita a bordo della Virginian, una nave transoceanica che faceva avanti e indietro tra Europa e America. Inoltre Novecento aveva un talento smisurato per la musica, in particolare era un fenomeno con il pianoforte, talmente bravo che alcuni facevano il viaggio solo per ascoltarlo suonare.
Nell'opera si possono indicare facilmente due grandi "cose" essenziali nel racconto:
- la prima è il pianoforte, oggetto attraverso il quale il protagonista esprimeva il suo talento, sé stesso e le persone che lo circondavano. Infatti era capace di "leggere" gli altri e di trarne una splendida sinfonia.
- la seconda, la più importante, è sicuramente la Virginian, la nave. Questa infatti ha un immenso significato ai fini della storia e soprattutto agli occhi del protagonista. Per lui rappresenta tutto il suo mondo, non avendo mai messo piede fuori da questa. Alla fine dell'opera pur di non abbandonarla, ed essere quindi costretto a vivere sulla terraferma che a detta del protagonista non aveva una "fine" e perciò lo spaventava, morirà insieme ad essa.